Contratto di Fiume della media valle del Po - Accordo territoriale

Ultima modifica 26 luglio 2023

Persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo economico, turistico e culturale.

La sottoscrizione dell'accordo è avvenuto a conclusione del convegno "Le signore della media Valle de Po - Verso il Contratto di Fiume".

L’Accordo Territoriale che dà inizio, concretamente, al cammino “Verso il Contratto di Fiume”, poggia su una premessa fondamentale: le politiche di valorizzazione e tutela del Po, risorsa preziosa che unisce e trascende i confini, si riveleranno efficaci nella misura in cui sapranno essere condivise, partecipate, di dimensione locale e globale al tempo stesso.

Il Contratto di Fiume, modello già diffuso in diversi Paesi europei, consentirà di costruire un sistema di regole per la gestione coordinata del bacino del Po, fondata innanzitutto sul riconoscimento della sua identità ambientale, paesaggistica e culturale.

La firma di questa intesa pone le basi per un processo di riqualificazione che investirà sulla Media Valle del Po come patrimonio collettivo, che richiede l’impegno congiunto e una collaborazione fattiva tra tutti i soggetti che vorranno portare, come contributo, la propria esperienza e le proprie idee.
Al tempo stesso, l’Accordo Territoriale richiama all’urgenza del risanamento idrico, alla messa in sicurezza delle difese spondali, a una serie di azioni integrate che dovremo intraprendere per garantire una soluzione univoca alle criticità che affliggono il Grande Fiume.

Cos'è il contratto di fiume
È uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo economico, turistico e culturale.

Gli ambiti prioritari:

• Valorizzazione e Governance del territorio sulle due sponde del Po
• Infrastrutture per lo sviluppo, mobilità integrata e sostenibile
• Attrattività turistico culturale
• Valorizzazione dei sistemi agricoli, agroalimentari, ambiente rurale e del paesaggio

I territori coinvolti:

  • 9 Comuni in Provincia di Lodi: Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d'Adda, Corno Giovine, Guardamiglio, Orio Litta, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia
  • 15 Comuni in Provincia di Cremona: Bonemerse, Castelverde, Cremona, Gerre de' Caprioli, Sesto ed Uniti, Spinadesco, Stagno Lombardo, Casalmaggiore, Crotta d'Adda, Gussola, Martignana di Po, Motta Baluffi, S. Daniele Po, Pieve d'Olmi, Torricella del Pizzo
  • 10 Comuni in Provincia di Piacenza: Castel S.Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Piacenza, Caorso, S.Pietro in Cerro, Monticelli d’Ongina, Castelvetro Piacentino, Villanova d'Arda

I soggetti coinvolti

• 2 REGIONI (LOMBARDIA , EMILIA ROMAGNA)
• 3 PROVINCE (CREMONA, PIACENZA, LODI)
• ARPAE
• ARPA
• AIPO
• AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME PO
• 3 CONSORZI

Tipi di documento:
Accordo tra enti

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