Descrizione
Un percorso unico di introspezione e esplorazione nell’esperienza umana: torna a Piacenza il Festival del Pensare Contemporaneo per la sua terza edizione da giovedì 11 a domenica 14 settembre 2025. Attraverso visioni, dialoghi, lezioni pratiche di pensiero, esplorazioni sul contemporaneo, immersioni, laboratori, arti e sfide stimolanti l’obiettivo è portare il pubblico alla scoperta del sé, sia individuale sia collettivo per rivendicare la propria presenza nel mondo. Il tema di quest’anno è infatti “Vite Svelate. Esporsi/Scoprirsi”, che si pone in continuità con la scorsa edizione, Vivere la Meraviglia, con un movimento che va dallo stupore alla scoperta, dal mondo alla vita.
Un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza, il Festival vede per il terzo anno la curatela di Alessandro Fusacchia, affiancato dai co-fondatori di Tlon Andrea Colamedici e Maura Gancitano per la parte di direzione filosofica.
“Il Festival del Pensare Contemporaneo – sottolinea Katia Tarasconi, sindaca di Piacenza – è ormai un appuntamento consolidato e atteso nel panorama culturale italiano, sia per la qualità della proposta e l’autorevolezza degli ospiti che siamo orgogliosi di presentare, sia per la capacità di approfondire i temi di grande attualità da molteplici punti di vista, coinvolgendo attivamente il territorio e riuscendo a parlare, in modo efficace e diretto, anche ai giovani. Nella crescente incertezza che ci circonda, si fa sempre più urgente non solo il bisogno di risposte e punti di riferimento, ma anche l’esigenza di porre domande e condividere la riflessione sul nostro tempo: l’Amministrazione comunale, insieme a tutti i partner di Rete Cultura Piacenza e ai curatori, lavora convintamente in questa direzione”.
“Aver dato impulso all’avvio di questo Festival, ormai tre anni fa, è un punto di osservazione privilegiato per apprezzarne appieno, da vicino, la straordinaria evoluzione”, afferma Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Una formula che cresce a ogni edizione, come spiegano bene i dati sull’affluenza – anche da aree geografiche a noi lontane –, la massiccia risposta dei volontari che ci aiutano a realizzare il Festival, l’adesione delle scuole e, lasciatemi dire, la sensazione di “comunità” che si respira agli eventi. Sono certo che anche il programma di quest’anno saprà accompagnarci in un percorso per capire meglio sé e gli altri, che poi è il fine ultimo della cultura e per noi, come
Fondazione, rappresenta soprattutto uno straordinario strumento di crescita collettiva”.
“Il Festival mantiene un filo rosso non solo ad ogni sua edizione, ma tra edizioni diverse. Dopo la scoperta della meraviglia del mondo, quest’anno la scoperta della meraviglia di sé. Quel “sé” che deve essere intero, fatto di ciò di cui andiamo fieri come pure di ciò che ancora ci manca, come condizione per essere pienamente presenti in questo tempo storico, così turbato da fatti che facilmente ogni giorno da cronaca diventano storia, e in cui capire – e capire insieme agli altri – diventa la condizione più importante per fiorire”, aggiunge il curatore del Festival Alessandro Fusacchia.
I direttori filosofici Andrea Colamedici e Maura Gancitano concludono: “L’attenzione è la più alta forma di preghiera, scriveva Simone Weil. Fare attenzione alle vite degli altri è, quindi, non solo un atto di cura, ma anche un modo per connettersi a ciò che ci supera. Perché se manca il senso, se non c’è un’idea di futuro, non è possibile alcun orientamento nel presente. Affinché si renda visibile una strada è cruciale, quindi, educarsi al racconto e alla speranza, alla generazione di una comunità che sappia fare tesoro delle storie e della Storia, riunendosi intorno al fuoco del significato. È questo il desiderio dell’edizione 2025 del Festival, che vuole accompagnare a svelarsi e a prendersi cura della vita in comune, facendo attenzione a ciò che ci unisce e ci eleva”.
Da giovedì 11 fino a domenica 14 settembre, Piacenza torna a farsi “città che pensa” e a offrire occasioni di approfondimento con importanti ospiti italiani e internazionali, in più 15 location diffuse. Dialoghi, confronti e idee per comprendere che le Vite Svelate sono le vite che vengono trovate, portate alla luce, mostrate, ma anche quelle vite che sono esse stesse scoperte, esposte, vulnerabili, senza protezione.
Il tema di quest’anno ha l’obiettivo di accompagnare il pubblico dalla contemplazione del mondo all’introspezione individuale e collettiva. Vite Svelate invita a riflettere sulla vulnerabilità come condizione costitutiva dell’essere umano: esporsi non come debolezza, ma come forma di forza e resistenza, in un’epoca che ci vuole sempre protetti, performanti, impermeabili.
Il Festival raccoglie questa sfida portando a Piacenza voci tra le più stimolanti della cultura contemporanea e mantenendo un sempre più urgente focus generazionale: nel corpo e nella mente dei più giovani si manifesta in modo acuto una stanchezza esistenziale, figlia di un tempo che richiede efficienza ma non offre ascolto, questo disagio non è un sintomo da sanare, ma una voce da cui partire per immaginare nuove forme di consapevolezza, cura e resistenza.
La musica inaugurerà questa nuova edizione del Festival del Pensare Contemporaneo attraverso i concerti filosofici previsti per giovedì 11 settembre alle 18:30 in piazza Cavalli. Si esibiranno sul palco per una serata di musica e parole: N.A.I.P., Nayt, Anna Castiglia, Giulia Mei, Francesco Bianconi dei Baustelle ed Emma Nolde. Vite Svelate proseguirà poi fino a domenica 14 settembre con 80 eventi in programma, molti di questi in contemporanea, con fino a cinque appuntamenti in parallelo. Anche il gran finale del Festival sarà all’insegna della musica: dopo l’entusiasmante concerto dello scorso anno alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fa ritorno al Teatro Municipale di Piacenza il carismatico violinista e compositore Alessandro Quarta, protagonista di un evento speciale in programma domenica 14 settembre alle ore 18. Ad affiancarlo, per la prima volta insieme sullo stesso palcoscenico, il ballerino Giacomo Rovero, solista del Royal Ballet di Londra. Lo spettacolo, intitolato The five elements – grandiosa opera di Quarta dedicata ai cinque elementi: Terra, Acqua, Aria, Fuoco, Etere – vedrà l’artista anche nelle vesti di direttore d’orchestra alla guida dei Solisti Filarmonici Italiani, di Giuseppe Magagnino al pianoforte e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati, con le coreografie firmate da Joshua Junker. I biglietti per The five elements saranno acquistabili a partire da sabato 12 luglio presso la Biglietteria del Teatro Municipale e online sul sito teatripiacenza.it.
A eccezione del concerto, tutti gli incontri saranno gratuiti e a ingresso libero fino ad esaurimento posti, per alcuni sarà disponibile la prenotazione al sito ufficiale www.pensarecontemporaneo.it.
“Anche in quest’edizione il nostro obiettivo è intrecciare un dialogo tra le varie espressioni culturali protagoniste del Festival del Pensare Contemporaneo e il Teatro Municipale, valorizzando sempre più lo sguardo sul presente – dichiara Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatri di Piacenza – Un’anticipazione della straordinaria energia della musica contemporanea di Alessandro Quarta l’abbiamo vissuta in occasione del concerto per i 220 anni del nostro teatro, con l’esecuzione del brano Etere. Quest’anno la suggestiva opera The five elements verrà proposta in versione integrale, con l’eccezionale virtuosismo del violino di Alessandro Quarta, l’orchestra e il coro uniti insieme alla danza grazie alla
prestigiosa presenza del solista Giacomo Rovero”.
Riconfermato il Premio Internazionale “Pensare Contemporaneo”, istituito dai promotori del Festival e diretto a personalità di rilievo che grazie agli studi, le opere e la divulgazione hanno saputo influenzare in maniera significativa a livello internazionale il pensiero e la visione sulla società contemporanea. L’anno scorso il premio era stato assegnato al filosofo e docente sudcoreano Byung-chul Han, quest’anno la commissione premierà lo scrittore cileno Benjamín Labatut, autore di libri come Maniac (Adelphi, 2023) e Quando abbiamo smesso di capire il mondo (Adelphi, 2021). Labatut interverrà durante la cerimonia di chiusura e di assegnazione del premio domenica 14 settembre alle 21.00 al Palazzo Gotico.
Per la terza edizione, il Festival ha confermato alcuni partenariati, tra questi, quello con il Forum Disuguaglianze Diversità, per realizzare appuntamenti su come si forma il senso comune e su tematiche ambientali, e tra le università: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico di Milano, l’Università degli studi di Parma e il Conservatorio Nicolini di Piacenza.
Torna, inoltre, la proiezione internazionale del Festival, grazie ad un accordo strategico con il think tank brussellese Friends of Europe.
Novità di quest’anno è il coinvolgimento della Fondazione Una Nessuna Centomila, di cui Fiorella Mannoia è presidente onoraria, che in sinergia con il Comune di Piacenza avvierà un dialogo con i centri antiviolenza del territorio.
La realizzazione del Festival del Pensare Contemporaneo è resa possibile grazie a un gruppo di sponsor e mecenati importanti, di rilievo nazionale oltre che locale, a partire dal main sponsor Banca Generali, seguito da Coop San Martino, Gas Sales, Confindustria Piacenza, Consorzio di Bonifica Piacenza, Conad Centro Nord, ALS, Arcadia, ENI, Moncler, CA Indosuez, Poste Italiane, Douglas Chero, Novo Nordisk e Trenitalia in qualità di Official green carrier, oltre a numerosi altri sostenitori.
Ospiti (confermati all'8 luglio 2025): Emanuela Abbatecola, Livio Arminio, Franco Arminio, Francesco Bagnardi, Lorenzo Baravalle, Fabrizio Barca, Chiara Barzini, Ernesto Belisario, Alex Bellini, Piero Benassi, Silvia Bencivelli, Emanuele Bevilacqua, Giacomo Bevilacqua, Francesco Bianconi, Luana Bisesti, Luca Bolognini, Francesco Bonetti, Guidalberto Bormolini, Marcello Bortolato, Alex Braga, Domenico Brancale, Enrico Brizzi, Lorenzo Calza, Silvia Camporesi, Luca Casassa, Antonio Casilli, Marco Cassini, Anna Castiglia, Eugenio Cau, Anna Maria Chiuri, Teresa Ciabatti, Eugenio Coccia, Pier Sandro Cocconcelli, Francesca Coin, Fabio Colella, Cristiana Collu, Gaia Contu, Nicola H. Cosentino, Jonny Costantino, Carlo Cottarelli, Paola Crisagiovanni, Luca Criscenti, Marina Cuollo, Alessandra Dal Moro, Roberto Danovaro, Concita De Gregorio, Derrick De Kerckhove, Paolo Di Paolo, Stefano Disegni, Riccardo Falcinelli, Adrian Fartade, Lorenzo Feltrin, Daniela Ferrari, Marco Albino Ferrari, Maurizio Ferraris, Megi Fino, James Fontanella- Khan, Massimiliano Fuksas, Sarah Gainsforth, Massimo Gargano, Fabrizio Gargarone, Andrea Garnero, Gabriella Giliberti, Lisa Ginzburg, Cristina Giudici, Luca Groppi, Giulia Guglielmini, Aruna Gujral, Diletta Huyskes, Alessandro Ingrao, Disa Jironet, Erling Kagge, Björn Larsson, Vincenzo Latronico, Marc Lazar, Tanino Liberatore, Vittorio Lingiardi, Liel Maghen, Magid Magid, Franca Maino, Diego Marani, Cecilia Marchisio, Claire Marin, Francesco Marino, Lorenzo Marsili, Piero Martin, Giulia Martino, Yvonne Mazurek, Serena Mazzini, Melania Mazzucco, Giulia Mei, Francesca Mereta, Giada Messetti, Annalisa Metta, Matteo Miavaldi, Luca Misculin, Elisa Mogavero, Francesco Monico, Luigi Montebello, Esmeralda Moretti, Rossella Muroni, N.A.I.P., NAYT, Beatrice Negro, Emma Nolde, Alice Valeria Olivieri, Federica Oneda, Cosimo Pacciani, Francesco Pacifico, Melissa Panarello, Alessandro Pancalli, Tim Parks, Valeria Parrella, Gabriele Pesaresi, Lia Piano, Alcide Pierantozzi, Paola Pierotti, Riccardo Pietrabissa, Michelangelo Pistoletto, Arianna Porcelli Safonov, Renato Quaglia, Alessandro Quarta, Francesca Recchia Luciani, Paolo Rizzi, Denis Roio, Alessandro Rosina, Nicole Rossi, Marco Rovelli, Giacomo Rovero, Olga Rudenko, Gianluca Ruggieri, Cecilia Sala, Angelica Sbardella, Maddalena Scagnelli, Marietje Schaake, Giangiacomo Schiavi, Antonio Scurati, Vincenzo Sofo, Antonella Soldo, Elena Soressi, Antonio Spadaro, Giovanni Spitale, Davide Susanetti, Luca Tagliaretti, Ines Testoni, Francesco Toniolo, Edoardo Tresoldi, Pierpaolo Triani, Carmelo Troccoli, Alberto Vanolo, Jacopo Veneziani, Paolo Venturi, Maria Erica Virgillito, Nicola Vitiello, Alessia Zabatino, Antonio Zappulla.
Premio Internazionale Pensare Contemporaneo 2025 : Benjamín Labatut
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Ultimo aggiornamento: 11 luglio 2025, 10:55