Basilica di Santa Maria di Campagna

Un gioiello dell’architettura rinascimentale, che custodisce l’immagine lignea policroma di una miracolosa “Madonna della Campagnola”.
Indirizzo Piazzale delle Crociate, 5, 29121 Piacenza PC, Italia
Punti di contatto
Cap 29121
Modalità di accesso

La Basilica è aperta tutti i giorni, l'ingresso è gratuito.

La Basilica di Santa Maria di Campagna è un gioiello dell’architettura rinascimentale, capolavoro della piena maturità dell’architetto piacentino Alessio Tramello.
La chiesa venne costruita tra il 1522 e il 1528 per poter degnamente conservare l’immagine lignea policroma di una miracolosa “Madonna della Campagnola”.

L’architettura

La facciata, geometricamente nitida, prelude ad un interno invece ricchissimo di ornamenti pittorici, di tele e di decorazioni.
Di eccezionale qualità è il ciclo di affreschi del pittore Giovanni Antonio Sacchis, detto il Pordenone, che qui ha lasciato alcune delle sue opere più significative (1529-31). Accedendo sul lato sinistro si incontra il dipinto dedicato a S. Agostino, recentemente restaurato. A seguire le cappelle con le storie dei Magi e di Santa Caterina, commissionate al pittore friulano da nobili famiglie locali.

La cupola

L’opera di maggior impatto, però, iniziata dal Pordenone e completata da Bernardino Gatti detto il Sojaro, è la cupola. Culmine e punto di partenza della decorazione è Dio Padre nel lanternino; scendendo poi con lo sguardo si trovano i Profeti e le Sibille con i loro “terribili scurti” penetranti, tratto distintivo dell’autore. L’attività di Pordenone si concluse con gli ovali e il fregio dove temi religiosi si alternano a soggetti pagani, utilizzando anche il monocromo come richiamo all’antichità.
A seguito di un “richiamo in patria” Giovan Antonio Sacchis non portò a termine la commissione per i frati di Santa Maria di Campagna, bensì la completò il Sojaro dipingendo gli apostoli, il tamburo con le Storie della Vergine e i pennacchi con gli Evangelisti.
All’interno sono presenti anche opere di Galeazzo, Giulio e Bernardino Campi, Camillo Procaccini, Guercino, Malosso, De Longe, Bibiena, Stern, Avanzini.

La Basilica di Santa Maria di Campagna fu chiesa ducale, qui i Farnese celebrarono battesimi, vittorie e pregarono nei momenti difficili. Una scultura del Mochi che raffigura Ranuccio Farnese guarda l’altare dall’alto, mentre dietro allo stesso altare una lapide ricorda la sepoltura di Isabella e Francesco Farnese.

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