Progetto PRINS, servizio di Pronto Intervento Sociale. Avviso pubblico rivolto a enti del Terzo Settore
Pubblicato il 20 novembre 2023 • Avvisi • Concorsi | Bandi | Graduatorie , Sociale
Percorso di co-progettazione volto a realizzare un progetto di Pronto Intervento Sociale. Presentazione delle proposte progettuali entro il 4 dicembre.
L'avviso ha come obiettivo l'individuazione di un ente del Terzo Settore che possa intraprendere un percorso di co-progettazione volto a realizzare un progetto di Pronto Intervento Sociale.
Il servizio sarà rivolto ad un'utenza differenziata (minori e famiglie, adulti fragili, vittime di violenza o di tratta, anziani e persone con disabilità) e sarà in grado di offrire risposte immediate, tempestive e qualificate anche negli
orari di chiusura dei servizi. Attraverso personale specializzato verranno garantite le attività di ricevimento segnalazioni, prima valutazione professionale, immediata protezione della persone e avvio del processo di presa in carico.
Le risorse messe a disposizione delle attività oggetto della coprogettazione sono quantificate nella cifra massima di euro 500.000 euro per un periodo di realizzazione del progetto compreso tra dicembre 2023 e dicembre 2025.
Per partecipare all'avviso pubblico occorre far pervenire la proposta progettuale entro e non oltre le ore 12 del giorno 4 dicembre 2023 secondo le modalità indicate all'interno dell'avviso pubblico.
L'articolazione della proposta progettuale, i requisiti e le modalità di partecipazione sono dettagliati nei documenti allegati al seguente link.
FAQ n. 1
Domanda: considerato che di notte lo spazio di manovra educativa è ridotto a zero, in particolare modo su nuclei in cui i minori possono contare sulla presenza dei genitori, si formula il quesito per chiedere la possibilità di ricorrere durante le notti a operatrici socio-sanitarie o altre figure accoglienti, che in ogni caso saranno supportate dall’assistente sociale e, al bisogno, affiancate con le dovute competenze.
Risposta: in considerazione di quanto esposto si ritiene che nel corso delle ore notturne possano essere previste, in alternativa agli educatori professionali, figure differenti che comunque garantiscano la presenza nella struttura e le attività necessarie, tenendo conto della peculiarità delle persone che saranno effettivamente presenti.